venerdì 26 luglio 2013

Venerdí Leggero: Caruso di Lucio Dalla

Come state? qui veramente si soffoca.... 

Oggi, dedicata ad una inguaribile romantica, ascoltiamo la bellissima, ma tanto tanto bella, canzone di Lucio Dalla scritta un bel po' di anni fa, Caruso. Forse con questo titolo pensate di non conoscere la canzone, ma se vi dico "ti voglio bene assai", vero che qualcosa vi ritorna?? Non confondete il titolo, dato che questo ultimo è quello di un'altra canzone. 





Ho trovato una recensione sulla storia della canzone troppo carina e la vorrei condividere, ma la pagina è in spagnolo, quindi la traduco: 

"La canzone Caruso, forse la più riconosciuta di Dalla, e pare quella che lui amava di più, nacque nella suite di un albergo a Sorrento, Napoli: Il Excelsior Vittoria.
Da giugno a luglio del 1921, Enrico Caruso, convalescente della sua malattia, si alloggia in questo albergo. Il 2 agosto, pochi giorni dopo, decede in un'altro albergo, il Vesuvio, sempre a Napoli. Da quel giorno, la camera dove si era alloggiato prende il suo nome: la suite Caruso.

Tanti anni dopo, Lucio Dalla occupa quella stessa camera. Visita Sorrento e decide di fare una gita in barca, verso Capri. Ma c'è qualche problema con il motore della barca e deve tornare indietro. Cosí, il suo amico e proprietario dell'albergo, gli invita a rimanere da lui. E gli racconta la storia: il tenore Enrico Caruso era innamorato di una sua allieva di Napoli.
Si dice anche che Angelo Leonelli, un suo amico e proprietario del bar La Scogliera, in porto di Marina Piccola, è chi gli racconta la storia.
Insomma, è a Sorrento, "qui dove il mare luccica", nella stessa camera di Caruso, ma 65 anni dopo, che Lucio Dalla scrive il testo di questa canzone tributo al tenore napolitano. La canzone viene pubblicata al 1986 e il successo da urlo. 

Con queste parole Lucio Dalla ricorda il momento ad aprile del 2002

“Mi si ruppe la barca, ero tra Sorrento e Capri, mi ospitarono degli amici proprietari dell’ albergo dove morì il grande tenore Enrico Caruso. Per tre giorni sentii raccontare la storia del maestro e di quella ragazzina a cui dava lezione di canto e di cui era innamorato. Mi raccontavano di come, in punto di morte, gli fosse tornata una voce così potente che anche i pescatori di lampare la udirono e tornarono nel porto per ascoltarla. Caruso è nata così”.
Qui dove il mare luccica
e tira forte il vento
su una vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento
un uomo abbraccia una ragazza
dopo che aveva pianto
poi si schiarisce la voce e ricomincia il canto:
Te voglio bene assai
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint’e vene sai…  "

Una bellissima storia, ma soprattutto, una bellissima canzone.

Potete trovare la recensione da: operasiempre.es

Adeu, TuttiPazzi

2 commenti:

  1. Ciao! Seguo il tuo blog e se ti va ti aspetto da me (✿◠‿◠)

    http://matrimonioconsponsorcalabria.blogspot.it/

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  2. Questa canzone è sempre stata una delle mie preferite. Di Lucio Dalla ti consiglio anche Henna.
    Besos

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